L’esoscheletro giapponese sarà presentato sabato prossimo presso la Fondazione Don Gnocchi a Firenze.
La robotica è una delle strade che la ricerca sta percorrendo con l’obiettivo, un giorno, di restituire la capacità di camminare alle persone con lesione del midollo spinale.
Altre linee di intervento vedono, contemporaneamente, sperimentazioni farmacologiche per tentare la rigenerazione del tessuto nervoso danneggiato dalla lesione midollare e tecniche di elettrostimolazione per riattivare i circuiti neurali alla base del movimento: l’obiettivo comune è quello di tornare a camminare.
Sul fronte della robotica indossabile, su cui si investe in particolare in Europa, Giappone, Stati Uniti e Israele, molto si è fatto e si sta facendo: attualmente gli esoscheletri sono in grado di far raggiungere la posizione verticale e compiere, in alcuni casi, piccoli passi, alle persone in carrozzina.
A questi strumenti e alle loro applicazioni mediche è dedicato “The Italian Forum on Medical HAL 2019“, organizzato presso l’IRCCS Don Gnocchi di Firenze, sabato prossimo 5 ottobre, alle ore 15.00 (via di Scandicci 269, ingresso libero). In questa occasione ci sarà anche “Hal“, esoscheletro di produzione giapponese, presente con il sui ideatore, il Prof. Yoshiyuki Sankai, Docente alla Graduate School of Systems & Information Engineering dell’Università di Tsukuba e Direttore e Amministratore Delegato di Cyberdyne, lo spin-off che ha portato alla realizzazione di Hal.
Tra gli aspetti più peculiari di questo esoscheletro, che potranno essere analizzati nel corso dell’evento, c’è la sua capacità d’interpretare le intenzioni di movimento della persona che lo indossa. La trasformazione di questi robot indossabili, da “impalcature” che muovono la persona a tecnologie che si muovono insieme alla persona, è infatti l’ultima frontiera di un lungo cammino di ricerca e sviluppo iniziato negli anni ’60.
La Fondazione Don Gnocchi è da alcuni anni impegnata nella sperimentazione multicentrica di esoscheletri di produzione italiana, realizzati dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Per informazioni: www.dongnocchi.it/la-fondazione
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Articolo tratto dal sito disabili.com