La Boccia paralimpica è sempre più realtà anche in Toscana. L’attività strettamente agonistica stenta a decollare, ma quella promozionale coinvolge sempre più ragazze e ragazzi, donne e uomini di ogni età. Mentre prosegue l’attività alla Fondazione MAIC di Pistoia, dove una volta alla settimana un istruttore FIB Toscana fa giocare gli ospiti del centro, anche al Centro di riabilitazione Villa Il Sorriso a Firenze le bocce scorrono. Grazie all’iniziativa del delegato CIP Firenze Alessio Focardi e del Presidente FIB Toscana Giancarlo Gosti i pazienti hanno iniziato a cimentarsi in una disciplina che li appassiona e dei cui benefici possono godere. La terrazza di Villa il Sorriso è ormai diventata un vero e proprio “Bocciadromo” e le partite sono sempre più appassionanti e tirate, con l’equipe di medici e operatori sanitari guidata dal Dott. Giovanni Giambalvo che si mette in gioco con i pazienti accostando e bocciando. La disciplina, dedicata alle disabilità fisiche più gravi che comportano limitazioni funzionali e motorie maggiori, piace e coinvolge, diverte e fa gruppo. Straordinaria è la capacità di questo gioco – perché le bocce sono, fondamentalmente, un gioco – di creare un’atmosfera festosa e coinvolgente, tra chi ricorda le bocce di legno con cui giocava da ragazzo, chi rammenta delle partite sulla spiaggia, e chi guarda al domani con domande sornione, ma non troppo: “ma è vero che con la Boccia si può andare alle Paralimpiadi?”. Queste leggere e malleabili sfere di pelle, rosse e blu, offrono benefico svago, carpiscono sorrisi, suscitano emozioni e regalano sogni: questo è lo sport, queste sono le bocce, questa è la Boccia.
Articolo tratto dal sito della Federazione Italiana Bocce Toscana